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Nuova stagione sciistica: 5 cose da sapere

La nuova stagione sciistica è alle porte, ma che inverno ci dobbiamo aspettare? Ci sarà neve? Farà freddo? Quanto costeranno due giorni di sci in montagna? Alzi la mano chi si è posto almeno una di queste domande immaginando che tra meno di un mese prenderà il via la stagione sciistica 2023/24. Anche se il tempo rimane una delle incognite più affascinanti (ma anche snervanti), cui gli stessi meteorologi faticano a stare dietro, le previsioni promettono bene. E allora nell’intrepida attesa di un Dicembre in bianco, ecco 5 cose da sapere per affrontare al meglio il prossimo inverno sulle piste.

Meteo: nevicate abbondanti e temperature oltre le medie

Quest’anno di neve ne cadrà tanta. Lo confermano le previsioni stagionali del Centro Europeo (ECMWF): in arrivo diverse precipitazioni, con nevicate abbondanti e temperature oltre le medie di riferimento. L’inverno, quindi, non sarà freddo. Una buona notizia per chi soffre il clima glaciale tipico di Dicembre e Gennaio. Ma quali saranno in Italia le stazioni sciistiche con più innevate? I fiocchi toccheranno le vette a partire dai 1000/1200 metri di quota, specie su Valle d’Aosta, alta Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Se è vero che questa stagione le occasioni per godersi la montagna non mancheranno, all’abbigliamento da sci ci avete pensato? Fermo restando che la percezione della temperatura esterna è personale, la strategia ideale è vestirsi “a cipolla”, differenziando i capi per tutti e tre gli strati (superficiale, mediano e interno). Cosa mettere quindi in valigia? Intimo termico, calzettoni, felpa in pile, ma soprattutto un pantalone e una giacca impermeabili ed isolanti, di quelli che mantengono il fisico asciutto e caldo al tempo stesso.

Sostenibilità: come vivere la montagna responsabilmente 

Nella sua imponente bellezza la montagna rappresenta uno dei più grandi patrimoni naturali e culturali del nostro Paese. Ma negli ultimi anni i suoi equilibri si sono mostrati fortemente sensibili a fenomeni meteorologici estremi fuori controllo. Oggi sulle alpi c’è sempre meno neve, mai così poca negli ultimi 600 anni, tanto che nell’arco di 1 anno la permanenza del manto nevoso sulle montagne si è accorciata di 1 mese. Dati impressionanti che pesano sul futuro di uno dei parchi giochi naturali più affascinanti in assoluto: la montagna. Gli scienziati hanno puntato i riflettori sul suo futuro, così come gli ambientalisti che si sono attivati per preservarla. E noi? Noi che siamo appassionati di montagna, come possiamo viverla responsabilmente? Il punto di partenza è fare scelte consapevoli, comprendendo meglio l’impatto ambientale che lo sci comporta. Sapevi che la produzione di attrezzature e tessuti esterni rappresenta l’1% dell’impatto del carbonio sulle montagne? E allora perché non sostituirli con attrezzi più “green”, come il rivoluzionario Essential Ski di Rossignol? Un nuovo modello di sci ad alta prestazione ambientale, progettato in ottica di economia circolare e realizzato con materiali riciclati al 77%, biosourcing del 73%, oltre ad un nucleo in legno di faggio proveniente da foreste sostenibili. Il primo progetto (di una lunga serie) che ha come desiderio ultimo quello di incoraggiare gli amanti della neve a sciare con un impatto ecologico, economico e sociale positivo, e a contribuire attivamente al futuro della montagna. 

Sicurezza: le 12 regole di condotta sulle piste da sci

Lo sci è una disciplina sportiva che comporta una serie di rischi correlati al fatto che durante una sciata diverse persone si trovano ad agire in uno spazio ristretto, con ai piedi agganciati ad attrezzi potenzialmente pericolosi. In più gli sforzi ai quali sottoponiamo il fisico, uniti alle condizioni atmosferiche dell’alta montagna, richiedono una profonda conoscenza del proprio organismo, e dunque dei propri limiti. Secondo le più recenti stime relative agli incidenti sportivi, ogni anno in Italia sono attesi circa 30mila incidenti causati dalla pratica di sport invernali: tra questi, circa il 5% richiede assistenza in ricovero ospedaliero. Il miglior “vigile” delle piste è e sarà sempre la coscienza dello sciatore, cui spetta il compito di rispettare alcune semplici regole di comportamento. Ecco perché l’Associazione Maestri Sci Italiani (AMSI), ha stilato un vademecum di 12 regole di condotta sulle piste da sci. Dall’uso del casco (dal 2005 obbligatorio sotto i 14 anni, ma consigliato a tutti visto che è dimostrato come sia in grado di prevenire con efficacia il rischio di trauma cranico), alla precedenza in pista, fino al rispetto e al controllo della velocità, l’obiettivo è sensibilizzare gli sciatori sul tema della sicurezza. Godiamoci la montagna e lo sci con cautela. 

Skipass: quanto costano e quale scegliere

Cos’altro manca per essere completamente preparati alla nuova stagione sciistica? Forse solo i tariffari degli skipass dei comprensori sciistici che, per effetto dell’inflazione, sono aumentati rispetto alla scorsa stagione. Il boom dei costi riguarderà sia gli abbonamenti stagionali sia le tessere giornaliere. Ad esempio, il giornaliero Dolomiti Superski, che offre 1.200 chilometri di piste in 12 zone sciistiche, durante le vacanze natalizie, o da fine gennaio a fine stagione, costerà ad un adulto 80 euro, mentre lo stagionale arriverà a quota 925 euro. A Carezza e Val di Fassa, invece, in alta stagione costerà 70 euro, mentre a Madonna di Campiglio dai 72 a 79 euro. Aumenti di skipass e risalite riguardano anche la Valle d’Aosta, Champoluc, Gressoney, Alagna, La Thuile, Pila così come Courmayeur. Anche Cervinia, dove la stagione si è aperta il 14 Ottobre, non è esente dall’aumento dei costi. I prezzi più bassi arrivano da Bormio, dove un giornaliero si aggira intorno ai 40 euro, ma per chi desidera risparmiare l’ideale è andare a sciare sull’Appennino: ad esempio a Corno alle Scale, località tosco-emiliana, per il secondo anno consecutivo non ci saranno aumenti. Il consiglio generale prima di acquistare uno stagionale o un giornaliero è valutare quante volte visiterete le stazioni italiane. E, per ottenere un piccolo sconto, optare per l’acquisto online.

Innovazione: alla scoperta dello scarpone Lange Shadow

Quando si pensa allo sci alpino si rischia di immaginare che tutto ruoti intorno alla scelta dello sci. C’è chi lo compra perché innovativo, chi perché confortevole oppure perché performante. Ma spesso e volentieri ci si dimentica che a guidare i piedi di uno sciatore sono soprattutto gli scarponi. Tra i prodotti più rivoluzionari, con un livello di estrema sicurezza e sensibilità mai provate prima, in cima alla classifica troviamo il Lange Shadow, lo scarpone “fit” che calza a pennello su chi lo indossa. Pensato per gli sciatori che hanno una buona tecnica, ma mancano di esplosività nei movimenti, si può descrivere in 3 aggettivi: potente, innovativo e sottile. Cosa lo differenzia dagli altri? Innanzitutto, la combinazione di una “lama di sospensione”, che conferisce a Shadow un design distinto e profilato, e il “doppio perno”, che estende gli assi del gambetto per una migliore leva. Due tecnologie ispirate alle scarpe da corsa con piastra in carbonio o alle sospensioni delle mountain bike. Quindi, a parità di forza nel gesto, il ritorno è superiore a qualsiasi altro scarpone, il che significa una migliore (e più performante) sciata. Altro tratto distintivo è la scarpetta, senza cuciture proprio per una migliore vestibilità. Mai più piedi sofferti? Forse no, perché i miracoli non sono di questo mondo, ma il piacere di sciata con Shadow è nettamente migliorato.

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