Attrezzatura da Sci
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Check dell’attrezzatura da sci: tornare in pista preparati

Novembre è il mese in cui scatta ufficialmente il conto alla rovescia per l’inizio della stagione invernale. La voglia di saltare in macchina per impostare sul navigatore una meta di montagna si fa sempre più accesa e con lei anche la speranza che cada una bella e copiosa nevicata. Ma freno all’entusiasmo, perché prima di potersi lasciare andare alla prima discesa in pista, è indispensabile fare il check dell’attrezzatura da sci. Per evitare di farsi cogliere da spiacevoli inconvenienti è importante dedicare almeno un giorno al controllo dei materiali e alla loro eventuale usura, così da poter (eventualmente) rimediare per tempo. Dal controllo degli attacchi alla sciolina sullo sci fino alla sostituzione della maschera, l’esperto Gianluca Ubezio, Client Experience Specialist di Rossignol, ci spiega gli step fondamentali per entrare in pista in sicurezza. 

Il primo passaggio è regolare gli attacchi degli sci in base al proprio peso, che nel corso della pausa estiva potrebbe essere diminuito o aumentato. “Una volta accertato il peso attuale, bisogna assicurarsi che i din di puntale e talloniera siano sempre uguali” sottolinea Gianluca. Poi si passa alla rimessa in sesto dello sci. È importante considerare se durante i mesi di stop sono comparse macchie sulle lamine, come ad esempio la classica ruggine dovuta a umidità, cattive condizioni dello skibox o della propria cantina, e se la soletta si è sbiancata perché troppo asciutta. In questi casi l’esperto spiega che “è sufficiente portare l’attrezzo da uno Skiman o dal Pro Shop più vicino, che gli darà una passata di sciolina e lamina, assicurandosi di non togliere, così si dice in gergo sciistico, troppo filo”. 

Attrezzatura da Sci

Ma quanto tempo richiede questa procedura? In genere, se si prevede di sciare nel week-end, l’ideale è portare gli sci in negozio almeno il giovedì, così da poterli ritirare la sera della partenza. Nel caso dei bastoni, invece, è da tenere in considerazione che la misura sia adatta alla propria altezza. Gianluca ci svela un piccolo trucco per calcolarla: “Basta posizionare la punta del bastoncino all’insù, prendendo il bastone al di sotto della rondella, e assicurarsi che il proprio braccio sia a 90 gradi”. Fermo restando, però, che la misura dipende anche dal gusto personale, perché c’è chi preferisce sciare con un bastone più corto e chi, invece, lo preferisce qualche cm più lungo. Controllate anche la rondella del bastone, che non deve essere deteriorata, così come del laccio che cinge il guanto. Da non sottovalutare, poi, lo stato di usura dello scarpone e del suo strap (parte che lega elasticamente la gamba). “Considerato che i ganci sono montati su una serie di viti che con il freddo, gli sbalzi di temperatura, eventuali botte o colpi durante i vari trasporti, potrebbero far perdere un po’ di presa, conviene sempre dargli un’avvitata a inizio stagione”, spiega Gianluca Ubezio, Client Experience Specialist di Rossignol. Il modo più semplice per controllare la tenuta degli scarponi è provarli comodamente a casa, facendo un test con movimenti in avanti e all’indietro sul gambaletto.

Pazienza, però, perché il check dell’attrezzatura non è ancora finito. In ottica di sicurezza anche il casco non deve essere sottovalutato. “I caschi, a seconda del brand, hanno una durata di vita variabile, ma vale la regola generale di cambiarlo ogni 4-6 anni al massimo”. Da tenere in considerazione però, che se il casco presenta bolli o rientranze dovute a cadute fatte in precedenza, la sua funzione protettiva perde di efficacia, motivo per cui “è bene valutare in base al proprio portafoglio e al proprio istinto di sopravvivenza se sostituirlo”. Sotto l’occhio dell’esperto anche la lente della maschera che si può danneggiare o rigare nel corso della stagione sciistica. I motivi? Oltre alla classica caduta, anche dimenticare di proteggerla con il giusto involucro al termine dell’attività sportiva, l’eccessiva esposizione alla luce del sole, i cambi di temperatura, ma anche rovesciarci inavvertitamente sopra bevande tipo la birra all’Apres ski oppure la Coca Cola mentre si sta mangiando al rifugio. La cosa positiva è che basta cambiare la lente e l’occhiale torna come nuovo. 

Sciatore in pista

Last but not least per un comportamento responsabile nei confronti della propria attrezzatura da sci, il guscio, in quanto più protezioni addosso si hanno, minore è il rischio di farsi male. “Nel settore Racing è obbligatorio dal momento che si entra in un tracciato” specifica Gianluca, che lo consiglia soprattutto agli sciatori occasionali, a tutti coloro che fanno fuori pista e anche a chi ha ai piedi uno sci di livello. Anche per i ragazzi di età compresa tra i 10 e i 16 è altamente consigliato l’utilizzo di un guscio, dato che i giovani tra esuberanza ed apprendimento tendono a cadere più frequentemente, anche quando non sono con i propri allenatori o con lo sci club. 

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